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Impara l’inglese alla velocità della luce

Aprile 20, 2020

Sei praticamente l’unico in città che non sa parlare inglese. Oppure, ti piace viaggiare ma il fatto che non mastichi bene la lingua inglese ti frena e hai perso infinite occasioni di vedere posti nuovi. O, semplicemente, vorresti imparare l’inglese alla velocità della luce (trovi una buona  guida qui) e pensi che sia impossibile o, comunque, non hai il tempo giusto? Nessun problema, certo, ovviamente la dicitura ‘velocità della luce’ è semplicemente una metafora ma, comunque, con poche e semplici mosse riuscirai a imparare la lingua più famosa al mondo e avere tanti benefici, tra cui riuscire a battere la timidezza, o, finalmente, vedere quel posto di origini anglosassoni che volevi tanto visitare!

Ah dimenticavamo: qui non trovi i classici suggerimenti del tipo “guarda le serie tv”, “leggi i libri in inglese” oppure “ascolta le tue canzoni preferite in inglese”. Sono banali e puoi trovarli ovunque, noi vogliamo andare oltre.

La grammatica non è così importante

Smontiamo il mito della grammatica

Hai perso ore a studiare la grammatica, a mettere l’articolo al posto giusto, le preposizioni in quella determinata. Hai impiegato settimane per imparare tutto questo ma, reggiti forte, dobbiamo darti una brutta notizia: hai perso tempo. O, quantomeno, non dovevi metterci tutto quel tempo. E no, non perché tu non sia bravo. Ma semplicemente perché la grammatica non è così importante come hanno provato a spiegarci a scuola.

Del resto, anche quando parli in italiano, soprattutto in maniera informale (e qui approfondiamo dopo), non pensi molto alla grammatica. D’altro lato, però, per gli insegnanti è più comodo farti concentrare su questo punto perché hanno valutazioni oggettive da poter e dover fare (la grammatica o la sai o non la sai) e, quindi, facendoti concentrare su questo possono agevolare il loro compito. Ma non funziona così. È molto più importante il lessico e le parole che conosci. Simuliamo una situazione per farti comprendere meglio: se, ad esempio, vuoi chiedere un drink in discoteca, non è che pensi alla grammatica ma, semplicemente, fai una domanda secca sulla bevanda che preferisci. Senza pensare al ‘do’, al ‘does’ o a tutto ciò che la grammatica impone.

Occhio ai contesti

La formalità e l’informalità richiede due linguaggi diversi

Questo è un aspetto molto sottovalutato. Il linguaggio formale è completamente diverso dal linguaggio informale. Per farti capire meglio, ti facciamo un parallelismo italiano/inglese. Se scrivi una mail a un professore universitario, usi un linguaggio aulico, forbito, rispetto (in questo caso, sì!) anche la grammatica e il congiuntivo. Se, però, sei un bar con amici non saluti la persona che è vicino a te con “Salve, come sta?” ma, prima di tutto, usi il “tu” e poi utilizzi un più leggero “ciao”. Ci sono termini, infatti, che vanno bene in contesti di lavoro ma non in quelli di amicizia. O anche viceversa. Ci hai mai pensato del resto? Qualcuno te l’ha detto? Come per tutte le lingue, bisognerebbe dividerle in contesti formali e informali perché, chi più e chi meno, presentano delle differenze che è necessario sapere. Altrimenti ti ritroveresti fuori contesto e, anzi, perfino inconsapevolmente, mantieni quella distanza che non vorresti mantenere o, al contrario, ti prendi troppa ‘confidenza’ quando non dovresti (per esempio a un colloquio di lavoro).

Usa l’inglese in contesti diversi

Sì, l’inglese va usato, ma in situazioni sempre diverse

In questo punto ci ricolleghiamo al precedente. Perché, è vero, c’è chi dice che in viaggio utilizza l’inglese e quindi bene o male lo pratica. Ma non basta, non può bastare. Perché la vita ti mette di fronte a situazioni diverse e non devi assolutamente abituarti a usarlo solo in un contesto, magari solo ludico o solo di lavoro. Non è sufficiente. Ti consigliamo, infatti, di praticare sì l’inglese ma di diversificare le situazioni così che tu possa essere sempre pronto a ‘switchare’ subito i termini da usare se passi da un contesto a un altro. Dici che è impossibile? Allora immagina di essere a un seminario in lingua inglese. Quella lingua che hai studiato da tanto tempo e che, finalmente, hai messo in pratica, o ti appresti a farlo. Ovviamente, durante il seminario ti capiterà sicuramente di utilizzare termini tecnici o, quantomeno, difficili da comprendere, accompagnati da un linguaggio perfetto e una grammatica impeccabile, anche semplicemente per non prendere le critiche di un madrelingua che ti ascolta. Dopo il seminario, però, incontri un vecchio amico. Come fai? Non userai quel linguaggio che avevi usato solo pochi minuti ma dovrai, come abbiamo scritto prima, ‘switchare’ e usare termini più confidenziali. Insomma, non devi imparare la lingua inglese in maniera robotica. Diversificando, inoltre, la impari anche più velocemente. Provare per credere.